DOVE MANGIARE UNA BUONA CREPES A PARIGI E LA MIA VERSIONE ITALIANA DELLA GALETTE….BRETONNE!

18 Lug 2016
Difficoltà:

Tempo:

Quante novità avrei da raccontarvi ma non ce la farò senz’altro in un unico post…prima di tutto: vi sono mancata?????
Spero di sì, comunque sia vi ho pensato tanto e spesso, non è facile questo periodo, tra il negozio, il mio orto, i miei pensieri e tutto il resto…ma cos’è tutto il resto???Volete saperlo?
Continuate a seguirmi e lo scoprirete, intanto oggi vorrei parlarvi di lei “La Galette Bretonne”.
“Torniamo a mangiare una crepes qui?” dico a mio marito indicando quella Creperie scoperta 4 anni fa a Les Marais dove abbiamo mangiato le crepes più buone mai assaggiate prima e dove avevo una gran voglia di tornare, anche per i camerieri che mi colpiscono ogni volta per la loro giovialità e gentilezza, a differenza di altri posti di Parigi, io adoro Parigi, ma a volte i parigini sono un pò “altezzosi” e se non parli bene il francese ti sottolineano gli errori, ma…sapete che c’è? chissenefrega amo troppo quella città per curarmi delle loro paturnie ahahhahah.
Il primo giorno in giro per sfilate andammo nella zona di Les Marais e, secondo i miei dettagliati appunti, lì nei dintorni si trovava  “Breizh Cafè” un localino frequentato soprattutto da giovani, rinomato per la qualità delle loro crepes e galettes, per questo motivo, con una fila continua di persone in attesa di un tavolo. Noi siamo arrivati al momento giusto e non abbiamo aspettato molto né il tavolo né la nostra galette favolosa. Le galettes sono simili alle crepes, ma sono salate e fatte con una farina speciale, la farina di grano saraceno, per questo il loro sapore è unico e il colore ambrato.
Come vi avevo anticipato nel post scorso, il mio intento è quello di rifare alcune ricette assaggiate a Parigi per cui oggi vi lascerò la mia ricetta della Galette Bretonne che ho fatto con ingredienti di stagione: i fichi del mio frutteto!
Ai fichi ho abbinato dello yogurt greco arricchito di erba cipollina e zenzero fresco decisamente deliziosa.
Qui sotto le foto scattate nei due localini dove ho mangiato divinamente, nelle prime troverete “Creperie Suzette” il mio preferito; sotto le foto di “Breitzh Cafè” entrambi nella zona di Les Marais.
Beh che dire Parigi è una città splendida, sia architettonicamente, sia per la sua lingua così armoniosa e raffinata. Trovo che le parigine si differenziano per il loro gusto bon ton intrinseco in loro stesse, sono molto curate nell’abbigliamento e nei piccoli dettagli, che all’occhio sbadato possono sfuggire, ma a me no, vista la mia vicinanza a questo emisfero femminile molto chic. Hanno sorrisi dolci, nonostante caratteri decisi, ho trovato signore anziane che intonavano il loro cipiglio quando un autista maleducato sostava con la sua auto nella zona bus, o quando l’autista del bus ha cambiato traiettoria non avvisando, diffondendo malumore tra le donne che, appunto, con tono educato ma deciso brontolavano per non esser state informate. Uahu sembra un altro mondo rispetto a ciò che succede in Italia; ma… ho trovato molto simile il mio prima viaggio in treno, quel treno che ci ha portato dall’aeroporto alla metro, stipato di migliaia di persone accaldate, appiccicate tra di loro con finestrini dannatamente sigillati assenti totalmente di aria condizionata. Bhe quel viaggio è stato un inferno e la prima nostra espressione è stata: dov’è finita Parigi?questa sembra l’Italia! Ho sfatato il furto del mio portafoglio, notando che una mano di una signorina spuntava sopra la mia testa, volendo addentrarsi nel mio zainetto, ma ahimè le è andata male, perché mi son voltata e ho iniziato a urlare e farle capire che avevo capito cosa avrebbe voluto fare. Insomma tutto questo per dire che tutto il mondo è paese, a volte il nostro sguardo viene accecato da quanto più in là da noi crediamo di poter stare meglio, ma se guardi attentamente non è molto differente, anche se Parigi è Parigi e resterà per sempre la mia città preferita in assoluto. Proprio a Parigi abitano dei miei cugini francesi e ho colto l’occasione per rivederli, grazie a facebook possiamo mantenere i contatti col mondo, c’eravamo visti bambini ed ora siamo tutti adulti. Alcuni studiano altri lavorano ma tutti mi dicono che vivono ancora nella paura dopo l’attentato di alcuni mesi fa, perché i locali colpiti erano tutti luoghi dove quella sera sarebbero potuti essere anche loro, ma dobbiamo continuare a vivere la nostra vita, nonostante tutte le paure, per cui continuiamo a guardare con gl’occhi magici e trasognanti di Amelie Poulain Parigi:
è l’unico modo per VIVERLA completamente….

 

 

Ingredienti per 2 galette:
125ml di latte
65g di farina di grano saraceno (Molino Rossetto)
1/2 cucchaino di aceto di vino bianco
sale e pepe
1 cucchiaino di burro fuso
1 uovo
Per la farcia:
fichi freschi
robiola o yogurt Total
erba cipollina fresca
gruyère grattugiato
Procedimento:
  1. Per prima cosa fate la pastella, mescolando il latte all’aceto e lasciandolo riposare per 10 minuti. A questo punto prendete una ciotola mettete la farina,  il latte, un pizzico di sale, 1 cucchiaino di burro fuso e l’uovo sbattuto, montate bene ottenendo un pastella omogenea, copritela con pellicola e mettete in frigo per 30 minuti.
  2. Una volta passato il tempo di riposo, mescolate bene con frusta in modo che gli ingredienti si riamalgano tra di loro.
  3. Imburrate una padella da crepes antiaderente (23 cm) versate metà composto con un romaiolo e cuocete finchè non si dorerà la parte sottostante, poi, giratela continuando la cottura.
  4. Una volta cotta al punto giusto potrete metterla nel piatto da portata, farcitela e chiudete subito i lati all’interno (questa operazione dovrà essere piuttosto rapida, sennò il lembi se freddano tenderanno a riaprirsi).
Farcia:
1 vasetto di yogurt Total 180g
1 grattugiata di zenzero
1 ciuffetto di erba cipollina sminuzzata
sale e pepe
4 fichi
gruyère grattugiato sopra
Unite prima lo yogurt con gli ingredienti e decorate con i fichi tagliandoli in 4 parti.
Bon appétit!

 

 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...